Presentazione:
È l'anno del Signore 369. La Britannia, fino a poco prima in saldo possesso dei Romani, si trova a dover fronteggiare la minaccia delle genti barbare. Un attacco di proporzioni terrificanti viene mosso al confine settentrionale difeso dal Vallo di Adriano. Gaio Publio Varro, veterano delle legioni africane, ancora una volta è chiamato a dare prova del suo valore. In quelle prospere terre, la civiltà romana è messa a dura prova. Quelli che seguono sono anni bui, in cui sono in molti a chiedersi se valga davvero la pena battersi per difendere un mondo che pare destinato a finire, o se non sia meglio fuggire lontano. Ma non Publio Varro. Dopo una lunga carriera militare, decide di lasciare l'esercito romano, per tornare nel luogo che gli ha dato i natali e riprendere l'attività che fu dei suoi avi: il fabbro. Anni prima, suo nonno, con il ferro estratto da una pietra "caduta dal cielo", aveva creato armi che si conservano affilate e lucenti come nessun'altra. In possesso di un sapere prezioso, affronta mille vicissitudini, giungendo a prosciugare un intero lago per ritrovare quelle pietre misteriose e forgiare una spada leggendaria: la mitica Excalibur. Sarà così che darà un futuro alla sua terra. Lui ancora non lo sa, ma quella spada segnerà il destino di un suo diretto discendente, colui che diverrà re di tutta la Britannia: Artù.