Presentazione:
Platone racconta come Zeus decise a un certo punto di popolare la Terra. Ma, invece di occuparsi personalmente della creazione, affidò il compito al Titano Prometeo. A sua volta Prometeo diede l'incarico al fratello gemello Epimeteo, e si sa che i lavori in subappalto non sempre sono i migliori. Epimeteo, infatti, cominciò bene, attribuendo a ciascuna creatura pellicce per l'inverno, artigli per la difesa, ali per la fuga, ma si ritrovò alla fine con un essere tutto nudo, l'uomo, e senza più dotazioni. Prometeo fu costretto a intervenire. Per rimediare all'errore, rubò la scintilla divina e diede all'uomo l'intelligenza, l'inventiva e la curiosità. Tutti gli strumenti, insomma, per vivere - quasi - divinamente. È quel "quasi" a renderci irrequieti, sempre tesi alla ricerca di qualcosa di più. Essere felici è allora una questione di attimi, che ciascuno, in ciascuna epoca, trova nei modi più diversi: in un momento tutto per sé, nei piaceri della carne, nel perseguire il bene comune, nell'amore per un altro. Oggi anche nell'appartenenza a comunità virtuali, nel rumore di fondo di un'informazione costante e reticolare. Con grande semplicità e folgorante spirito di osservazione, Malouf trae dall'arte, dalla storia e dalla letteratura gli esempi necessari per guidare il lettore nella sua personale ricerca: dalla dichiarazione di Thomas Jefferson sul diritto alla felicità, che è alla base della Costituzione americana, ai piaceri della carne sublimati in pittura...