Presentazione:
"Tu che mi ascolti" fu il saluto terreno che Alberto Bevilacqua diede alla madre Lisa da poco scomparsa con la certezza, in queste pagine tanto più motivata, che il dialogo con una persona cara può continuare oltre i confini con l'aldilà. Con la premessa di "Tu che mi ascolti", lo scrittore protagonista offre ora la prova più avvincente della sua certezza, svelando le confessioni fatte alla madre dopo che, durante la sua esistenza, non ha mai potuto aprirle veramente il proprio animo per non turbarla nel suo male depressivo. Si tratta delle lotte che si affrontano nella quotidianità, confidate per ricevere aiuto. Ma, soprattutto, dei segreti, anche sconcertanti, difficilmente confessabili, che Lisa ignora e che ora ha il diritto di conoscere, con il suo immenso potere di capire, di perdonare.