Presentazione:
Là fuori è dove di solito si preferisce non guardare. È "la baracca nel cortile dietro casa" dove vive un'umanità compatta ("se non sei bianco, qui, sei dello stesso sangue"), dove i bambini fanno le somme nella polvere e larghe donne nascondono amanti guerriglieri. La Gordimer (n. 1923), autrice bianca sudafricana (vd anche "L'Indice", nov. 1985), ha saputo scrutare in questo spazio fondando una poetica delicata e militante. L'elemento che accomuna i diversi racconti - apparentemente così dissimili tra di loro (si pensi a "Una lettera da suo padre", risposta di Hermann Kafka al figlio, o a "Peccati della terza età", storia di un amore senile ambientata nelle campagne di Piemonte) - è la consapevolezza che lo spazio privato non può più esistere come separazione dal "qualcosa là fuori". Il babbuino che semina terrore nei quartieri dei bianchi, il sospetto e il tradimento, entrano dalla porta sul retro, rivelando l'impossibilità di una soglia. Interno ed esterno, innocenti e colpevoli, emarginandosi a vicenda, a vicenda si contaminano.