Presentazione:
Pubblicato una prima volta nel 1550, e in una nuova edizione arricchita nel 1568 dagli stampatori Giunti di Firenze, il trattato sulle Vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori di Giorgio Vasari è un'opera che raccoglie esistenze fondative della nostra civiltà artistica e costituisce una fonte preziosissima: ma nella sua versione originale è un testo difficilmente accessibile ai lettori di oggi, innanzitutto per ragioni linguistiche. Ispirato dalla ricchezza delle Vite vasariane, ma al tempo stesso affascinato da tutto ciò che esse tacciono, dalle lacune, dalle zone d'ombra, Enzo Fileno Carabba coglie in ciascuna l'occasione da cui far germogliare episodi fantastici eppure plausibili, che rivelano lo spirito profondo dei grandi artisti rinascimentali, le più imprevedibili, umane e sorprendenti ragioni che li hanno mossi. Ogni racconto indaga così uno stato d'animo o uno stato di grazia, che Carabba riporta alla luce con la dedizione di un "archeologo narrativo". Come colori che riemergono vivi sotto la patina del tempo, ciascuno dei personaggi si rivela a noi per aver provato un sentimento nel quale possiamo riconoscerci, un'inquietudine o un desiderio che percepiamo altrettanto urgenti, quasi che i singoli esseri umani fossero solo portatori che permettono ai sentimenti di vivere e riprodursi. Filippo Lippi e la capacità di farsi perdonare. Andrea del Castagno e il rancore. Leon Battista Alberti e la nostalgia... grazie a una scrittura lievissima, capace di sognare, i grandi del passato diventano, come diceva Pontiggia, "contemporanei del futuro".